Residenzialità leggera
Villaggio Amico

L’intervento riabilitativo su persone con patologie psichiatriche di lieve entità non è esclusivamente di tipo psico-pedagogico riabilitativo, con un setting rigidamente definito (lo spazio di uno studio, la durata dell’incontro), ma è soprattutto basato sulla dimensione dell’abitare, del vivere insieme, della quotidianità e della programmazione di attività, che spesso nei pazienti psichiatrici è compromessa in termini di capacità di gestione e di progettualità. La maggior parte delle volte è proprio quest’area ad essere colpita e quasi sempre con effetti devastanti sulla vita lavorativa, sulle relazioni sociali, sulla famiglia.

Gli alloggi destinati alla Residenzialità Leggera sono ubicati all’interno dell’ampia area in cui è collocata anche la Comunità Protetta “Cooperativa Sociale Rinnovamento”. Il progetto prevede un’offerta di 10 posti letto dedicati alla Residenzialità leggera, all’interno di cinque villette (dotate di due posti letto ciascuna) allo garantire una condizione di semi-autonomia da parte degli utenti accolti. Tale progetto rappresenterebbe il proseguo del percorso riabilitativo di alcuni utenti già presenti nell’attuale Comunità a bassa protezione e amplierebbe altresì il panorama terapeutico di accoglienza, offrendo la possibilità a nuovi ospiti di seguire un programma di semi-autonomia verso il reinserimento nel proprio tessuto sociale,

La Comunità accoglierà persone con residualità psichiatriche di media entità, disturbi del comportamento e di personalità compensati da terapia farmacologica e interventi educativi e psicologici già in atto. Si tratta di offrire l’opportunità di una “autonomia sostenuta”: un intervento residenziale rivolto a persone con disagio
psichico, seguite e inviate dai Centri Psicosociali di zona (CPS), che abbiano recuperato una buona competenza relazionale e autonomia sociale, abitativa e lavorativa.
Tra le specificità della Comunità, vi è appunto l’opportunità di valutare il singolo caso, la storia e le origini dell’utente, la rete familiare e amicale (laddove presente), gli aspetti socio-culturali e individuali di ciascuno. Tutto ciò, al fine di intraprendere un progetto riabilitativo che consideri le reali esigenze della persona, in una prospettiva che si rivolga altresì al tessuto sociale e urbano.
Il presente progetto promuove la nozione di empowerment che è molto importante nel contesto clinico poiché indica un processo formativo e di crescita, sia dell’individuo che del gruppo, oltre ad un processo di aumento delle potenzialità e delle risorse del paziente. Nel nostro contesto, l’empowerment assume una forte rilevanza, in quanto favorisce la consapevolezza da parte del paziente di pianificare gli obiettivi, prendere decisioni e valutare i risultati prefissati. Si tratta di un processo dinamico che porta il paziente ad acquisire maggiore autostima, autoefficacia e autodeterminazione.